Tre esperienze “digital detox” tra le Dolomiti

Idee per il weekend (e non solo) nel comprensorio Alpe Lusia- San Pellegrino, tra le Dolomiti di Veneto e Trentino, per chi vuole immergersi nel silenzio rigenerante della montagna

attribution Nicole Casagrande

calendar_month 24/06/2024

timer 1 minuti di lettura

Disconnettersi dalla frenesia quotidiana, allacciare gli scarponi da trekking e spegnere il cellulare, per riconnettersi con se stessi e l’imponente bellezza della natura in vetta alle Dolomiti.

Un indimenticabile pic-nic in vetta al Col Margherita, con le creazioni dello chef Alfio Ghezzi; una passeggiata sui pascoli di Costabella, cullati dal suono dei campanacci e dai richiami delle marmotte, e il suggestivo Sentiero Natura dell’Alpe Lusia, un percorso nei profumi e nel silenzio del sottobosco, tra postazioni yoga en plein air, forest bathing e tree-hugging.

Pausa gourmet all’aria aperta con vista mozzafiato sulle Dolomiti

“El Prosac” è un cesto per pranzare seduti in vetta alle Dolomiti, con salumi e formaggi locali, giardiniera e un dolce preparato dallo chef Alfio Ghezzi, con la possibilità di aggiungere a proprio piacere una bottiglia di vino o una bevanda analcolica. Il tutto comodamente rilassati su una morbida coperta nel punto più alto del Col Margherita, a 2.514 m, avvolti dalle Dolomiti e circondati da suggestivi specchi d’acqua.

È questa una delle proposte del rifugio InAlto che offre piatti semplici, pensati e cucinati con responsabilità rispettando la stagionalità.

Il rifugio e il Col Margherita sono raggiungibili con l’omonima funivia che parte dal Passo San Pellegrino (la funivia Col Margherita e il Rifugio InAlto aprono il 29 giugno 2024).

 

Tra marmotte, pascoli e camosci

L’area di Costabella, al Passo San Pellegrino, è un’oasi di silenzio e natura, circondata da uno degli anfiteatri dolomitici più affascinanti.

All’arrivo della Seggiovia Costabella, salendo verso il Passo Selle e l’omonimo rifugio, ci si addentra in ampie distese verdi che salgono verso l’alto. Qui gli unici suoni sono quelli campanacci e della brezza che sfiora il viso al tramonto, in un senso di pace e di disconnessione dalla quotidianità. La facile passeggiata permette di vedere le marmotte far capolino dalle loro tane e sentire i loro richiami di saluto. Le escursioni che partono dall’arrivo della Seggiovia Costabella conducono in un territorio interessante anche dal punto di vista storico e naturalistico. Le Creste di Costabella e dei Monzoni furono teatro durante il Primo Conflitto Mondiale (1914-1918) di battaglie in alta quota fra l’esercito italiano e le truppe austriache. Le testimonianze della presenza dei due eserciti sono numerose e ben conservate. Si tratta comunque di percorsi che si sviluppano in zone estremamente preziose dal punto di vista naturalistico, tanto che i Monzoni sono stati definiti il museo geologico e mineralogico più interessanti d’Europa. Interessante inoltre è l’aspetto faunistico della zona vista la frequenza con cui si incontrano marmotte, camosci e stambecchi. 

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