Pertosa (SA) – Le Grotte di Pertosa-Auletta continuano a svelare tesori nascosti. Dalla recente campagna di scavi archeologici della Fondazione MIdA – Musei Integrati dell’Ambiente – sono stati recuperati oltre 150 reperti di altissimo pregio, coprendo un arco temporale di circa 8.000 anni e documentando il rapporto millenario tra l’uomo e l’ambiente ipogeo.

Tra i ritrovamenti più significativi figurano uno scalpello del XIII secolo a.C. con manico ligneo intatto, monete, balsamari, bruciatori d’incenso, figure in terracotta e resti vegetali combusti. Questi ultimi hanno permesso di identificare una struttura di culto di età ellenistica (IV-I secolo a.C.) nell’alveo del fiume sotterraneo, mentre la palafitta protostorica di 3.500 anni fa si è rivelata più estesa del previsto, rappresentando un unicum europeo per la sua collocazione sotterranea.

Grazie a queste scoperte, le Grotte di Pertosa-Auletta hanno ricevuto il Premio ACTA GIST 2025 come miglior sito archeologico d’Italia.

Nuova campagna di scavi e coinvolgimento degli studenti

A novembre 2025 prenderà il via una nuova campagna di scavi nell’ambito della concessione ministeriale triennale 2025-2027, diretta dallo speleo-archeologo Felice Larocca. Il progetto vede la collaborazione dell’Istituto Centrale per l’Archeologia, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, e il sostegno del Gruppo Iren.

Per la prima volta, saranno coinvolti studenti delle scuole superiori tramite un programma di Formazione Scuola-Lavoro (FSL), che offrirà loro la possibilità di osservare le attività di scavo e confrontarsi direttamente con gli archeologi, vivendo un’esperienza formativa unica.

“La quantità e la qualità dei reperti recuperati dimostrano quanto il sito abbia ancora da raccontare – ha dichiarato Maria Rosaria Carfagna, presidente della Fondazione MIdA –. L’attesa per la campagna di novembre è altissima e il coinvolgimento dei ragazzi aggiunge un valore speciale al nostro lavoro.”

Le nuove scoperte alla BMTA 2025

Le novità emerse saranno presentate alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico 2025 (BMTA), in programma a Paestum dal 30 ottobre al 2 novembre. La Fondazione MIdA, insieme al Museo Speleo-Archeologico (SPARCH) e al Museo del Suolo, illustrerà i reperti e confermerà Pertosa-Auletta come laboratorio di ricerca e valorizzazione culturale di rilevanza internazionale.

Un patrimonio unico tra natura, scienza e storia

Le Grotte di Pertosa-Auletta, situate nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, rappresentano un sito straordinario sia naturalisticamente sia archeologicamente. Sono l’unico complesso speleologico italiano navigabile su un fiume sotterraneo, il Negro, e l’unico in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo del II millennio a.C.

La Fondazione MIdA gestisce un sistema museale integrato che comprende il Museo Speleo-Archeologico, dedicato alla vita nelle grotte durante l’età del Bronzo, e il Museo del Suolo, percorso sensoriale e scientifico sulle risorse del pianeta. Insieme formano un centro di ricerca e divulgazione che unisce conoscenza, tutela ambientale e turismo sostenibile.